Il sito della Questura di Padova risale all’VIII sec a.C. ed è uno dei primi nuclei insediativi della città. All’interno di una delle strutture abitative ha trovato sede un laboratorio metallurgico specializzato la cui attività copre un arco temporale compreso tra il 750 e il 600 a.C. Sulla stessa superficie su cui è sorto il laboratorio sono stati rinvenuti anche quattro pettini realizzati in palco cervino, appartenenti ad una diversa fase di frequentazione dell’edificio. La presente comunicazione riferisce di uno studio condotto sulle tracce di usura e di abrasione a carico di questi manufatti. Gli interstizi dentali sono stati osservati allo stereomicroscopio, mentre per una visione generale dello strumento in norma dorsale e ventrale si è fatto ricorso al Polynomial Texture Mapping (PTM), una tecnica di image processing che consente di descrivere il comportamento della luce sulla superficie di un oggetto accorpando in un unico file tutte le acquisizioni fotografiche digitali del medesimo, scattate da diverse angolazioni e prospettive di luce. I solchi causati dal passaggio delle fibre, le slabbrature dei profili laterali dei denti e la lucentezza caratteristica di un uso prolungato dello strumento osservati al microscopio inducono a ritenere che i pettini fossero impiegati per la cardatura piuttosto che per la guida dei fili al telaio. L’iperfotorealismo delle PTM svela, invece, stacchi e lisciature che chiariscono alcuni stadi della sequenza di manifattura mediante la quale sono stati realizzati gli strumenti.
Tecniche di imaging applicate ai pettini in materia dura animale del sito della Questura di Padova / Reggio, Chiara. - (2018), pp. 101-101. (Intervento presentato al convegno 9° Convegno Nazionale di ArcheoZoologia tenutosi a Ravenna, Italia).
Tecniche di imaging applicate ai pettini in materia dura animale del sito della Questura di Padova
Chiara Reggio
2018
Abstract
Il sito della Questura di Padova risale all’VIII sec a.C. ed è uno dei primi nuclei insediativi della città. All’interno di una delle strutture abitative ha trovato sede un laboratorio metallurgico specializzato la cui attività copre un arco temporale compreso tra il 750 e il 600 a.C. Sulla stessa superficie su cui è sorto il laboratorio sono stati rinvenuti anche quattro pettini realizzati in palco cervino, appartenenti ad una diversa fase di frequentazione dell’edificio. La presente comunicazione riferisce di uno studio condotto sulle tracce di usura e di abrasione a carico di questi manufatti. Gli interstizi dentali sono stati osservati allo stereomicroscopio, mentre per una visione generale dello strumento in norma dorsale e ventrale si è fatto ricorso al Polynomial Texture Mapping (PTM), una tecnica di image processing che consente di descrivere il comportamento della luce sulla superficie di un oggetto accorpando in un unico file tutte le acquisizioni fotografiche digitali del medesimo, scattate da diverse angolazioni e prospettive di luce. I solchi causati dal passaggio delle fibre, le slabbrature dei profili laterali dei denti e la lucentezza caratteristica di un uso prolungato dello strumento osservati al microscopio inducono a ritenere che i pettini fossero impiegati per la cardatura piuttosto che per la guida dei fili al telaio. L’iperfotorealismo delle PTM svela, invece, stacchi e lisciature che chiariscono alcuni stadi della sequenza di manifattura mediante la quale sono stati realizzati gli strumenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.